Cosa è il conto termico?
Il conto termico è un decreto che disciplina gli incentivi per interventi riguardanti l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
È un incentivo monetario erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Chi può accedere al conto termico?
Amministrazioni pubbliche e Soggetti privati (intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario).
Quando posso accedere al conto termico?
Sostituendo una caldaia a biomassa, gasolio, olio combustibile o carbone, con una nuova caldaia a biomassa (legna, pellet o cippato) certificata in classe 5. Sostituzione impianto → rimozione di un vecchio generatore ed installazione di un generatore nuovo della stessa potenza termica (con al max uno scarto del 10% – è possibile sostituire un impianto con una caldaia di potenza termica superiore del 10% ma è necessario un tecnico che ne giustifichi il fabbisogno).
Regime agevolato per le aziende agricole
Le aziende agricole possono accedere al Conto Termico sostituendo un impianto a biomassa, gasolio, olio combustibile, carbone o gpl. La sostituzione di un generatore a GPL è vincolata a 2 requisiti:
- Azienda agricola deve essere in area non metanizzata;
- Il generatore nuovo deve avere un coefficiente premianti 1.5.
Quanto è l’incentivo ottenibile col conto termico?
L’incentivo ottenibile è il risultato di una formula matematica che tiene conto di alcune variabili:
- KW termici caldaia installata;
- Fascia climatica dove installo la caldaia (ore di funzionamento stimate);
- Coefficiente premiante €/kW;
- Coefficiente premiante emissioni.
INCENTIVO = KW CALDAIA x ORE x COEFF. €/kWh x COEFF. EMISSIONI
In quanto tempo vengo rimborsato?
- 2 anni per interventi riguardanti caldaie con potenza termica inferiore o uguale a 35kW
- 5 anni per interventi riguardanti caldaie con potenza termica superiore a 35kW e inferiore a 1000kW.
Per le sole aziende agricole si incentiva, oltre alla sostituzione, anche l’installazione di impianti a biomassa:
è consentita l’installazione anche come integrazione di un impianto esistente previa presentazione di un’asseverazione redatta da tecnico abilitato che, tenuto conto del fabbisogno energetico, ne giustifichi l’intervento.
Esiste un tetto massimo all’incentivo ottenibile?
L’incentivo ottenibile dal Conto Termico non può superare il 65% dell’investimento complessivo (inteso come totale delle spese ammissibili).
L’incentivo del conto termico è cumulabile con altri incentivi?
Il conto termico è un incentivo non cumulabile (salvo fondi di garanzia, fondi rotazione e contributi in conto interesse). Attualmente alcune regioni erogano incentivi regionali fino al 100% dei costi ammissibili secondo il Conto Termico (per privati – mentro 65% per imprese)
Come posso accedere al conto termico?
- Soggetti privati possono richiedere gli incentivi solo dopo aver analizzato l’intervento – entro e non oltre i 60gg dalla realizzazione dell’intervento.
- Soggetti pubblici possono richiedere gli incentivi prenotandosi – prima della realizzazione dell’intervento presentano la Richiesta di Prenotazione agli Incentivi
Quali sono le spese ammissibili?
- Smontaggio e dismissione dell’impianto esistente;
- Fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature nuove;
- Opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, dell’impianto di climatizzazione invernale preesistente;
- Interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione, sui sistemi di emissione;
- Prestazioni professionali connesse alla realizzazione dell’intervento;
- Trasporto;
- Tutte le spese incentivabili sono comprensive di IVA dove essa costituisca un costo.
Quali sono i requisiti per accedere al conto termico?
- Dichiarazione conformità impianto redatta dall’installatore autorizzato
- Manutenzione biennale (caldaia e canna fumaria)
- Installazione di valvole termostatiche
- Installazione di una centralina di termoregolazione
- Installazione di sistemi di contabilizzazione individuale dell’energia termica utilizzata e conseguente ripartizioni delle spese, nel caso l’intervento riguardi un impianto centralizzato a servizio di molteplici unità immobiliari
- Certificazione norma UNI EN 303-5/2012 classe 5
- Emissioni contenute – Emissioni sotto i 30mg/Nm3 rif. al 13% O2 per le caldaie a pellet; emissioni sotto i 40mg/Nm3 rif. al 13% O2 per le caldaie a legna/cippato
- Installazione accumulo – caldaie manuali secondo quanto previsto dalla norma EN 303-5/2012; caldaie automatiche almeno 20 dm3/kWt
- Pellet certificato UNI EN 14961-2 classi A1-A2
- Caldaie fino a 500kW Rendimento termico > 87%+log(PN) – potenza nominale caldaia
- Caldaie tra 500kW – 1000kW Rendimento termico > 89% – attestato da una dichiarazione del produttore del generatore nella quale deve essere indicato il tipo di combustibile utilizzato
- Potenza termica > 100KW è necessaria la diagnosi energetica precedente intervento e la certificazione energetica successiva intervento
- Potenza termica tra 500KW – 1.000kW devono iscriversi in appositi registri
Novità per lavori finiti dal 13.06.2022 in poi:
Secondo Decreto 199/2022 -nel caso di sostituzione di impianto di climatizzazione invernale esistente alimentato a biomassa: si possono installare generatori che abbiano almeno 4 Stelle (Certificazioni Ambientale – DM 186/2017)
Nel caso di sostituzione di impianto di climatizzazione invernale esistente alimentato a carbone, olio combustibile o a gasolio: il nuovo generatore deve aver almeno 5 Stelle (Certifiazione Ambientale DM.186/2017)
Tutti gli incentivi sono da verificare in base alle variazioni del corrente anno.